Patologie Oncologiche: Come Gestirle e Minimizzare gli Effetti Nocivi delle Terapie Farmacologiche

Patologie Oncologiche

Secondo le più recenti evidenze scientifiche circa il 30-35% di tutti i tumori è legato ad uno stile di vita squilibrato, che comprende una dieta infiammatoria, una condizione di sovrappeso o obesità, l’abuso di alcool e l’assenza di attività fisica.

Il fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World Cancer Research Fund – WCRF – www.wcrf.org) è l’istituzione internazionale più accreditata in quest’area. Il WCRF pubblica, sulla base di una revisione sistematica della letteratura, le raccomandazioni che identificano i fattori di rischio e fattori protettivi legati all’alimentazione. Lo scopo è di diffondere indicazioni basate su solide evidenze scientifiche.

Per quanto riguarda i tumori femminili più frequenti quali cancro alla mammella, tumore del colon-retto e cancro dell’utero, sono da segnalare comportamenti a rischio legati al consumo eccessivo di bevande alcoliche, carne rossa e conservata, insaccati, cibi processati e alimenti con un elevato carico glicemico e una dieta povera di fibra.

Il microbiota intestinale gioca un ruolo chiave nel processare il cibo ed estrarre vitamine e minerali che vengono poi utilizzati dalle nostre cellule per farle funzionare correttamente. Senza una dieta ricca e variegata in verdure – tutte quelle presenti nella dieta mediterranea – il microbiota si indebolisce e le specie patogene tendono ad aumentare creando un’infiammazione intestinale che poi diventa sistemica. Tutto questo pone le basi per velocizzare l’insorgenza e la progressione dei tumori.

Si possono identificare 3 principali fattori di rischio ambientale (e quindi non genetico) che contribuiscono alla manifestazione clinica e alla progressione di un tumore:

  • Obesità. L’eccesso di tessuto adiposo rappresenta la principale fonte di sintesi di estrogeni circolanti e di citochine pro-infiammatorie.
  • L’aumento dell’ Insulin-like Growth Factor (Fattore di crescita Insulinica). Quando mangiamo carboidrati e zuccheri in eccesso, la continua attività insulinica conduce all’iper-proliferazione tissutale. Di conseguenza, una dieta bilanciata con un monitoraggio di tale meccanismo evita di “nutrire” il cancro e abbatte l’infiammazione cronica in atto.
  • Gli interferenti endocrini presenti nell’ambiente. L’utilizzo smisurato di erbici e pesticidi nell’agricoltura, i prodotti chimici che si utilizzano per pulire casa o lavare indumenti, i metalli presenti nella moca di alluminio o nei rivestimenti delle padelle, la plastica riscaldata che rilascia ftalati e bisfenolo A, l’aumento di CO2 nell’aria, i rifiuti nel suolo che arrivano alle falde acquifere. Tutto questo provoca un accumulo di tossine o interferenti endocrini nell’organismo che hanno azione pro-tumorale.

Se a questi fattori di rischio aggiungiamo l’azione deleteria – seppur indispensabile – di chemioterapie e radioterapie, il nostro organismo viene completamente debilitato e il sistema immunitario va in tilt.

Siccome una parte della popolazione italiana non riesce ad eliminare questi composti nocivi a causa di predisposizioni genetiche – dati provenienti da centinaia di screening effettuati dal dott. Candela – queste persone sono più prone ad essere devastate dagli effetti collaterali delle terapie. Di conseguenza, durante la radioterapia o chemioterapia c’è bisogno di composti che detossifichino l’organismo e di fitoterapici o nutraceutici che aumentino la produzione endogena di neutrofili, monociti e linfotici che devono liberarsi di questi invasori. Altre strategie comprendono l’assunzione frequente di crocifere nella dieta, sauna o bagno turco per la detossificazione e l’utilizzo di Sali EPSOM per purificare l’organismo.

La selezione di integratori da assumere in queste condizioni è molto specifica ma varia soprattutto in base al quadro clinico che rappresenta l’impronta digitale del paziente per permettere una terapia personalizzata con elevata efficacia.

Come un Nutrizionista per Patologia può Migliorare la Tua Salute: Guida Completa

Nutrizionista per Patologia

Introduzione:
La nutrizione svolge un ruolo fondamentale nella gestione di varie patologie e condizioni mediche. Un nutrizionista specializzato in patologie può fornire una guida preziosa per migliorare la tua salute attraverso l’alimentazione. In questo articolo, esploreremo il ruolo cruciale di un nutrizionista specializzato e come può aiutarti a gestire le tue condizioni mediche in modo efficace. Basandoci sul sito web di Candela Nutrizionista, un esperto nel campo della nutrizione clinica, esamineremo approfonditamente come un nutrizionista per patologia può essere un alleato indispensabile nel tuo percorso verso il benessere ottimale.

  1. Chi è un Nutrizionista per Patologia o Nutrizionista Clinico?
    Un nutrizionista per patologia è un professionista della salute specializzato nell’uso della nutrizione per trattare e gestire una vasta gamma di patologie e condizioni mediche. Questi professionisti hanno una conoscenza approfondita delle interazioni tra la dieta e le malattie, nonché delle ultime evidenze scientifiche nel campo della nutrizione clinica. Lavorano con i pazienti per sviluppare piani alimentari personalizzati che affrontino le specifiche esigenze mediche di ciascun individuo.
  2. Ruolo e Funzioni di un Nutrizionista per Patologia:
  • Valutazione dell’Anamnesi Alimentare: Un nutrizionista per patologia inizia di solito con un’approfondita valutazione dell’anamnesi alimentare del paziente. Quest’ultima si basa su una revisione dettagliata della storia medica e alimentare del paziente per identificare eventuali fattori di rischio (dietetici e non) che possano influenzare la sua condizione medica.
  • Valutazione del quadro clinico: Un nutrizionista clinico conosce a fondo quali parametri di laboratorio possono comportare un rischio cardiovascolare, compromettere funzionalità renale ed epatica, indurre un aumento della risposta autoimmune o innescare un’intossicazione che possa infiammare in modo cronico l’intestino e l’intero sistema.
  • Sviluppo di Piani Alimentari Personalizzati e Terapie naturali: Basandosi sull’anamnesi alimentare e sulle esigenze specifiche del paziente, il nutrizionista per patologia sviluppa un piano alimentare personalizzato coadiuvato dall’utilizzo di nutraceutici e fitoterapici che possano ottimizzare il quadro clinico. Questo piano tiene conto del metabolismo individuale, delle preferenze alimentari e degli obiettivi di salute del paziente.
  • Monitoraggio e Aggiustamenti: Il nutrizionista clinico segue da vicino il progresso del paziente e apporta eventuali aggiustamenti al piano alimentare in base alla risposta del paziente e ai cambiamenti nelle sue condizioni mediche. In caso di polimorfismi o predisposizioni genetiche che aumentano la probabilità di incorrere in determinati disturbi, il nutrizionista clinico mette in atto delle strategie compensatorie che possano prevenire ed invertire le alterazioni fisiologiche.
  • Educazione Nutrizionale: Un nutrizionista per patologia fornisce anche educazione nutrizionale al paziente, aiutandolo a comprendere l’importanza di instaurare uno stile di vita sano che possa gestire al meglio la sua condizione medica e tutelare il suo benessere complessivo.
  1. Condizioni Mediche Trattate da un Nutrizionista per Patologia:
    Un nutrizionista per patologia può fornire supporto nutrizionale per una vasta gamma di condizioni mediche, tra cui:
  • Diabete di tipo 1 e di tipo 2
  • Ipertensione
  • Dislipidemia
  • Obesità
  • Malattie cardiovascolari
  • Celiachia
  • Intolleranze alimentari
  • Disturbi gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS)
  • Disturbi alimentari come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa
  • Endometriosi
  • Sindrome Dell’Ovaio Policistico
  • Malattie renali
  • Disturbi del sonno
  • Disturbi dell’umore come l’ansia e la depressione
  • Malattie Autoimmuni
  • Malattie Neurodegenerative
  1. Benefici di Consultare un Nutrizionista per Patologia:
    Consultare un nutrizionista per patologia può offrire una serie di benefici significativi, tra cui: blank
  • Miglioramento del controllo glicemico per i pazienti diabetici
  • Riduzione della pressione sanguigna per i pazienti ipertesi
  • Riduzione dei livelli di colesterolo per i pazienti con dislipidemia
  • Gestione del peso corporeo e perdita di peso sostenibile per i pazienti obesi
  • Miglioramento della funzione cardiaca e riduzione del rischio di eventi cardiovascolari
  • Riduzione dei sintomi gastrointestinali e miglioramento della qualità della vita per i pazienti con disturbi gastrointestinali
  • Miglioramento della salute mentale e dell’umore per i pazienti con disturbi dell’umore
  • Miglioramento delle capacità cognitive
  1. Ricerca Scientifica e Approfondimenti dal Sito Web di Candela Nutrizionista:
    Il sito web di Candela Nutrizionista fornisce una ricca fonte di informazioni e risorse sul ruolo della nutrizione nel trattamento delle patologie. Attraverso articoli, guide e studi clinici, il sito web offre approfondimenti preziosi su come un approccio nutrizionale mirato possa migliorare la salute e il benessere complessivo dei pazienti.

Conclusione:
Un nutrizionista per patologia svolge un ruolo fondamentale nel fornire supporto nutrizionale mirato per una vasta gamma di condizioni mediche. Con la sua esperienza e conoscenza approfondita, un nutrizionista per patologia può aiutarti a gestire la tua condizione medica in modo efficace, migliorando la tua salute e il tuo benessere complessivo, evitando gli effetti collaterali che fanno seguito alla somministrazione di farmaci assunti nel lungo termine e cronicizzati. Se stai lottando con una condizione medica e cerchi un approccio nutrizionale personalizzato, non esitare a consultare un nutrizionista per patologia esperto.